19 dicembre 2018

Portale Europeo degli Archivi - Archives Portal Europe

Quando ho curato il sito dell'Istituto in cui lavoro, ho inserito tra i link d'interesse quello relativo ad Archives Portal Europe, ovvero il portale che consente la ricerca attraverso documentazione archivistica conservata nelle diverse realtà del vecchio continente.
Personalmente, lo confesso,  non ricorro a questo portale per ricerche, ma mi capita di consultarlo in modo un po' ozioso, insomma per  curiosità, quindi non ne sfrutto al meglio le potenzialità.
Pur apprezzando moltissimo il progetto, posso solo immaginare lo sforzo che hanno  profuso i colleghi che vi hanno lavorato, trovo opportuno evidenziarne i limiti che ho riscontrato.
Intanto il portale è poco conosciuto,  poco considerata pure dagli stessi addetti ai lavori, figuriamici poi i profani di archivistica!
In effetti la consultazione, a mio giudizio, non è comunque agevole e mi pare che l'utilizzo delle ricerche tenda a dare alternativamente o un numero troppo elevato o al contrario troppo esiguo di risultati e in quest'ultimo caso, ho ragione di credere che il problema sia di carattere "periferico".
Inoltre è un peccato che la sezione Featured Documents, annoveri solo una trentina di immagini di pregio, alcune corredate di dettagliate note storiche e archivistiche, altre messe lì un po'così, a sfoggio del documento antico, che senza trascrizione paleografica e commento diplomatico perde molto del suo fascino. 
Quest'ultimo aspetto si giustifica tuttavia alla luce del fatto che il portale non nasce con lo scopo di valorizzare la documentazione, quanto di guidare le ricerche attraverso diversi ambiti nazionali.
L'idea di fondo, di poter navigare attraverso gli istituti di conservazione, i fondi, gli strumenti di ricerca archivistici di tutta Europa, è bellissima! E anche dal punto di vista di un archivio, anche minore,  essere presente in una rete europea, favorisce l'incontro con un'utenza altrimenti irraggiungibile, sarebbe pertanto auspicabile un impegno più incisivo delle istituzioni archivistiche nazionali per portare avanti questo lodevole  progetto.

Archives Portal Europe

8 dicembre 2018

Una grande azienda, un grande fotografo e una piccola storia.

Sono stata di recente alla presentazione del volume Gli stabilimenti meccanici Odero Terni - attraverso la macchina fotografica di Rodolfo Zancolli 1927 - 1929,  evento che si è tenuto giovedì 22 presso lo stabilimento "Leonardo Sistemi di Difesa" (ex Oto Melara) a La Spezia.
La pubblicazione nasce dall'impegno dell'Associazione Museo della Melara nel recuperare un sostanzioso album di fotografie risalenti agli anni 1927 - 1929, opera del grande  fotografo spezzino Rodolfo Zancolli. Un album di fotografia industriale dunque, il cui restauro eseguito da Stella Sanguinetti ha restituito  l'immagine di un'azienda storica, durante delicati passaggi societari:quella che nel 1905 era la Vickers Terni, nel 1927 diventa Odero Terni, Società per la Produzione di Natanti, Macchine Utensili e Armamenti. Di lì a poco, nel 1929, ulteriori fusioni societarie si costituirà la Società per la Costruzione di Navi, Macchine ed Artiglieri Odero Terni Orlando. 
Il complesso lavoro di ricerca coordinato dall' archivista  Alessandra Vesco, ha interessato  l'Archivio Storico dell'Oto Melara e inoltre l'Archivio di Stato della Spezia. In quest'ultimo istituto è stato rintracciato un fascicolo tratto dal fondo Tribunale civile e penale della Spezia, relativo a una vicenda di un ingente furto di tessuto pregiato, detto "pela d'uovo", perpetrato ai danni della Società Terni nel lontano 1927.

Il Milite Ignoto