Sono stata di recente alla presentazione del volume Gli stabilimenti meccanici Odero Terni - attraverso la macchina fotografica di Rodolfo Zancolli 1927 - 1929, evento che si è tenuto giovedì 22 presso lo stabilimento "Leonardo Sistemi di Difesa" (ex Oto Melara) a La Spezia.
La pubblicazione nasce dall'impegno dell'Associazione Museo della Melara nel recuperare un sostanzioso album di fotografie risalenti agli anni 1927 - 1929, opera del grande fotografo spezzino Rodolfo Zancolli. Un album di fotografia industriale dunque, il cui restauro eseguito da Stella Sanguinetti ha restituito l'immagine di un'azienda storica, durante delicati passaggi societari:quella che nel 1905 era la Vickers Terni, nel 1927 diventa Odero Terni, Società per la Produzione di Natanti, Macchine Utensili e Armamenti. Di lì a poco, nel 1929, ulteriori fusioni societarie si costituirà la Società per la Costruzione di Navi, Macchine ed Artiglieri Odero Terni Orlando.
Il complesso lavoro di ricerca coordinato dall' archivista Alessandra Vesco, ha interessato l'Archivio Storico dell'Oto Melara e inoltre l'Archivio di Stato della Spezia. In quest'ultimo istituto è stato rintracciato un fascicolo tratto dal fondo Tribunale civile e penale della Spezia, relativo a una vicenda di un ingente furto di tessuto pregiato, detto "pela d'uovo", perpetrato ai danni della Società Terni nel lontano 1927.
Un fatto apparentemente curioso, quella che ha ricostruito Elena Cerra, funzionaria dell'Archivio di Stato della Spezia: un tessuto finissimo che doveva isolare cavi elettrici, trafugato per diventare ora eleganti camicie maschile, ora raffinate sottovesti, sullo sfondo di una storia d'amore tra un magazziniere e una sartina, probabilmente un adulterio . Ma la documentazione processuale presenta anche una questione di natura penale, si trattava pure sempre di un furto:interrogatori, deposizioni sospette, delazioni di colleghi invidiosi.
A margine dell'evento spezzino, un'inedita rappresentazione teatrale "La pelle dell'uovo":Alessandro Cecchinelli, archivista, ma nell'occasione bravissimo attore e il musicista Mapo, hanno regalato emozione e commozione , proprio dando voce ai protagonisti di questa piccola vicenda umana che si è consumata, chissà insieme a quante altre, all'interno di una grande azienda di fama mondiale.
Il complesso lavoro di ricerca coordinato dall' archivista Alessandra Vesco, ha interessato l'Archivio Storico dell'Oto Melara e inoltre l'Archivio di Stato della Spezia. In quest'ultimo istituto è stato rintracciato un fascicolo tratto dal fondo Tribunale civile e penale della Spezia, relativo a una vicenda di un ingente furto di tessuto pregiato, detto "pela d'uovo", perpetrato ai danni della Società Terni nel lontano 1927.
Un fatto apparentemente curioso, quella che ha ricostruito Elena Cerra, funzionaria dell'Archivio di Stato della Spezia: un tessuto finissimo che doveva isolare cavi elettrici, trafugato per diventare ora eleganti camicie maschile, ora raffinate sottovesti, sullo sfondo di una storia d'amore tra un magazziniere e una sartina, probabilmente un adulterio . Ma la documentazione processuale presenta anche una questione di natura penale, si trattava pure sempre di un furto:interrogatori, deposizioni sospette, delazioni di colleghi invidiosi.
A margine dell'evento spezzino, un'inedita rappresentazione teatrale "La pelle dell'uovo":Alessandro Cecchinelli, archivista, ma nell'occasione bravissimo attore e il musicista Mapo, hanno regalato emozione e commozione , proprio dando voce ai protagonisti di questa piccola vicenda umana che si è consumata, chissà insieme a quante altre, all'interno di una grande azienda di fama mondiale.
Insomma alla fine una storia di passione
RispondiEliminaQuando passo qui, imparo tante cose nuove. Grazie!
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