30 dicembre 2017

Immagini di una vita. Una mostra per Aldo Moro.

All'approssimarsi del quarantesimo anniversario dell'uccisione di Aldo Moro e della sua scorta, quella pagina tragica della nostra storia recente, ripropone in tutta la sua intensità una lettura dolorosa e complessa.
La memoria su Aldo Moro è in primo luogo una memoria individuale, con un discrimine anagrafico che concerne  quanti di noi si ricordano cosa facevano il giorno in cui hanno rapito Moro.

Realizzato con contributi, collaborazioni e patrocini di eccellenza, il sito dedicato a Aldo Moro ha il merito, almeno a mio giudizio, intanto di essere un'opera importante, suscettibile di essere implementata, ma soprattutto accessibile a chiunque.
Elogiare l'accessibiltà di un contenuto in rete può sembrare pleonastico,ma personalmente trovo la cosa rafforzativa dell'appartenenza della figura di Moro, non a un 'élite  quantunque eccellente di studiosi, ma proprio a tutti gli italiani!
E quindi  interessante, inedito e a tratti commovente il percorso della mostra virtuale dedicata a Moro Immagini di una vita, strutturata  attraverso 19 stanze, che ripercorrono la vita dello statistica, fin dalla nascita, avvenuta a Lecce nel 1916.
Ogni stanza è composta da una breve sintesi biografica e da fotografie, lettere, registrazioni audio,  lasciando all'utente la discrezione di approfondire  o meno il percorso, quindi soffermarsi  leggerlo i singoli documenti o scorrerli in una visione d'insieme .
Tra i contributi  archivistici più significativi alla mostra c'è il Fondo Moro  depositato presso l'Archivio Flamigni, fondo che si compone tra l'altro di una sezione relativa alle numerosissime attestazioni di affetto ricevute della famiglia Moro per il rapimento e l'uccisione del politico democristiano.
Personalmente ho apprezzato l'altissima qualità delle immagini digitalizzate, veramente un ottimo lavoro!
Della mostra virtuale ho appreso che Moro era un professore universitario di discipline giuridiche e che non ha mai rinunciato a quest'attività, anche nel pieno della sua attività politica.
Un altra cosa che mi ha colpito sono stati i disegni dei bambini raffiguranti i giorni terribili del sequestro:all'epoca io avevo quasi 8 anni e ricordo nitidamente il giorno della strage di via Fani e della prigionia di Moro a scuola (elementare!) se ne parlava quotidianamente con l'insegnante, tra ragazzini, si affrontava l'argomento nei temi, nelle lettere che scrivevamo ai parenti lontani. 

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