14 maggio 2018

Archivi che emigrano all'estero

Cattedrale Cristo Re - La Spezia
Venerdì 4 maggio è stata inaugurata una mostra presso lo spazio espositivo LAS liceo artistico statale V. Cardarelli di La Spezia dedicata alla Cattedrale Cristo Re
L'edificio ha una storia lunga e complessa, iniziata addirittura negli anni '30 del secolo scorso e poi riavviata nel dopoguerra con l'affidamento dei lavori nel 1959 agli architetti Adalberto Libera e Cesare Galeazzi. Il primo era un nome di spicco nel panorama italiano, docente universitario che si muoveva tra Roma e Firenze , l'altro invece, piemontese trapianto alla Spezia , gli viene affiancato per condurre il dialogo con le istituzioni civili e religiose locali.  
Se non che nel 1963 Adalberto Libera muore e  quell'opera  quanto meno singolare, un po' simile a un disco volante o a una pentola a pressione, a seconda dei punti di vista,  ha già sollevato clamori e proteste, articoli di quotidiano, prese di posizione illustri etc., ma tocca Cesare Galeazzi condurre a termine il progetto, renderlo insomma esecutivo e solo il 3 maggio 1975 si arriverà alla cerimonia di consacrazione per la Cattedrale di La Spezia. 
Galeazzi  inoltre con l'incarico di Architetto dell'Opera della Cattedrale, continua nei decenni successivi a coordinare una serie di pertinenze relative all'edificio sacro, tra le quali un salone per le conferenze, la cripta per i vescovi, ricavata in un  tunnel di protezione antiaerea, il sagrato. 
Cesare Galeazzi muore nel 2006, all'età di 92 anni, dopo una lunghissima carriera nella città ligure, in cui egli ebbe il vanto di iscriversi con il numero 1 presso l'albo degli architetti nel lontano 1942.
Nel 2007 la famiglia Galeazzi decide generosamente di donare tutto il corpus documentario del professionista, vale a dire, lettere, progetti, fotografie, disegni etc. al locale Archivio di Stato della Spezia, quindi la testimonianza documentaria è  a disposizione della collettività, del territorio, della città in cui Galeazzi ha vissuto e lavorato!
L'archivio di Adalberto Libera invece ha avuto ben altro destino, infatti nel 1996, quindi ben 33 anni dopo la sua morte , è stato annoverato patrimonio documentario Museo nazionale d’arte moderna del Centre Pompidou di Parigi, un istituto prestigioso certo, anzi prestigiosissimo, tuttavia personalmente resto perplessa innanzi al fatto che archivi prestigiosi prendano la via dell'espatrio.
Certo vuoi mettere un istituto culturale di una delle più belle città del mondo, con un ufficio statale di una provincia?
Ci sono casi di altri importanti archivi che sono usciti dall'Italia in seguito alla morte del rispettivo soggetto produttore(nota): anche l'archivio di Antonio Tabucchi è a Parigi, mentre l'archivio di Claudio Abbado è finito a Berlino.
Ha sbagliato il nostro Paese a farseli sfuggire? Certo i parenti alla fin fine sono liberi di disporre come meglio credono dell'eredità anche cartacea, tuttavia personalmente non posso che considerare con gratitudine a chi pensa prima al proprio Paese, anzi, come nel caso di Galeazzi alla comunità a cui tanto di ha dato in vita, ma dalla quale si è anche ricevuto in termini di prestigio e ricchezza.
Mostra dedicata alla Cattedrale Cristo Re - LAS -Spazio Espositivo Istituto V. Cardarelli - La Spezia
Nota
Soggetto produttore - tratto da Lombardia Beni Culturali Glossario Archivi Storici
"L'ente, la famiglia o la persona che ha posto in essere, accumulato e/o conservato la documentazione nello svolgimento della propria attività personale o istituzionale" (ISAD, Glossario).
Ogni archivio ha un proprio soggetto produttore. Ad un fondo archivistico possono corrispondere uno o più soggetti produttori che hanno nel corso della sua storia contribuito alla sua formazione, organizzazione e ordinamento.
Le relazioni tra complesso archivistico e soggetto produttore sono definite al livello di descrizione più opportuno per rappresentarle in modo efficace.

2 commenti:

  1. ciao, mio marito ha passato i primi12 annidella sua vita a LaSpezia e mi raccontava ditornei parrocchiali di calcio dove la squaddra di Cristo Re tifava al grido di" Cristo Re, Re, Re, Re! ",per cui mi ha colpito questo tuo post che gli mostrerò!
    Bello e interessante questo blog

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  2. Post interessante! Mi domando quante opere e lavori ci siamo fatti sfuggire in questi anni...

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Il Milite Ignoto